SULMONA – Sospesa la manifestazione unitaria sulla sanità per far fronte all’attacco hacker che ha messo in ginocchio i server della Asl. Comune di Sulmona e Tribunale per i diritti del Malato, visto il protrarsi dell’emergenza informatica, chiederanno nelle prossime ore alla Asl di attivare una cabina di regia centrale per mettere in rete le esigenze di utenti, operatori sanitari e medici di medicina generale. Un pool di figure di riferimento per gestire la fase emergenziale con l’intento di predisporre, contestualmente, gruppi territoriali per operare nelle singole comunità. Una richiesta specifica quella di Comune e Tdm che ieri si sono incontrati per monitorare la situazione che si conferma al quanto complicata, soprattutto per i tempi lunghi di risoluzione e riallineamento del sistema. Ci vorranno probabilmente altre due o tre settimane. Spiragli di ripartenza per il Cup dove si prenotano le visite urgenti mentre resta ancora tutto fermo per i prelievi e le visite in intramoenia. “Dalle verifiche congiunte abbiamo appreso che a breve il Cup potrà riprendere tutte le prenotazioni, quantomeno per gestire le visite specialistiche”- afferma il sindaco, Gianfranco Di Piero, che ha inoltrato una missiva al Direttore Generale Asl, Ferdinando Romano, al fine di avere il quadro completo della situazione. Il blocco dei server non ha permesso l’audit civico delle liste d’attesa nè si è potuta acquisire l’intera pianta organica del nosocomio. “Riteniamo per questo di dover unire le forze e spendere le energie per affrontare la problematica che rappresenta una priorità assoluta”- interviene Catia Puglielli, coordinatrice regionale dei Tdm che prepara la fase due. “Ci riserviamo, quando sarà ripristinato il sistema, di effettuare tutte le verifiche del caso per accertare eventuali anomalie o responsabilità”- chiosa Puglielli. La manifestazione unitaria sulla sanità, inizialmente prevista per domani in Aula Consiliare, è quindi rinviata a data da destinarsi. Nel frattempo alcuni cittadini si starebbero già attivando per la richiesta di risarcimenti vista la pubblicazione dei dati sensibili, la cui tutela fa capo all’azienda sanitaria. Un argomento ancora prematuro da affrontare dal momento che l’emergenza informatica risulta ancora in corso. Ma non si esclude l’attivazione di una task force, in un secondo momento, proprio con tali propositi.