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SCANNO – Cadde sulla pista di pattinaggio di Scanno e dopo 15 anni chiede un maxi risarcimento al Comune quantificato in 50 mila euro circa. Protagonista della vicenda è un 28 enne di Napoli che ha citato in giudizio l’ente, davanti al Tribunale partenopeo, per quella caduta rovinosa sul ghiaccio che gli avrebbe cagionato un danno biologico permanente alla salute. Era il 2006 quando il giovane si trovava in vacanza nel borgo lacustre e aveva deciso di pattinare sulla pista che si trova in paese. L’incidente di percorso sarebbe stato causato, secondo il giovane, da alcune buche che si erano formate sul ghiaccio poiché la pista non era ben livellata. Una tesi contestata evidentemente dall’ente comunale che ha resistito in giudizio e ha dato mandato all’avvocato, Giuseppe D’Angelo, di far valere le ragioni del Comune davanti al Tribunale. L’avvocato ha chiesto innanzitutto la prescrizione del diritto reclamato poiché, dal 2010, il giovane sarebbe rimasto sostanzialmente inerte. Ha inoltre presentato istanza di differimento della prima udienza per chiamare in garanzia il concessionario della pista che, in forza di apposita convenzione, si occupa della manutenzione della struttura. Ai giudici del Tribunale il compito di sbrogliare la matassa, per accertare cioè se per quella vicenda sussistono o meno delle responsabilità in capo al Comune. (a.d’.a.)

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