SULMONA – Caduta libera sulle scale dell’acquedotto svevo di Sulmona. Due casi si sono registrati nell’arco dell’ultimo mese e mezzo per colpa di un gradino rovinato e la lista della richiesta di risarcimento al Comune si allarga. Se nelle ultime ore a finire alla ribalta delle cronache è stata la disavventura di un ambulante del mercato di piazza Maggiore, la vicenda che è capitata a un 44 enne di Sulmona ha davvero dell’incredibile. “Di domenica mattina mentre scendevo per le scale un pò umide sono scivolato e mi sono rotto una vertebra, un avvallamento vertebrale e un parziale cedimento della vertebra”- denuncia l’uomo a Onda Tg – “mi hanno dato quattro mesi di prognosi di cui un mese e dieci giorni immobilizzato a letto e tre mesi di busto con terapie riabilitative. A caldo e piangendo sono risalito in auto e tornato a casa, dopo due ore che non riuscivo praticamente più a muovermi e mi sono fatto portare in ospedale da mia sorella ma non ho sporto nessuna denuncia”. Il Comune in quell’occasione è stato graziato, la denuncia è stata invece annunciata dai familiari di un 81 enne che proprio ieri che si è lussato una spalla a seguito di una rovinosa caduta sui gradini sotto gli archi dell’acquedotto medievale. L’anziano stava recandosi dal barbiere quando il suo piede è rimasto incastrato nella parte del gradino rovinato. Inevitabile la caduta con l’81enne che è rimasto su un fianco, dolorante per terra. Alla scena hanno assistito due testimoni che sono immediatamente corsi in aiuto dell’uomo. Trasportato in ospedale, l’anziano è stato sottoposto agli esami del caso dai quali è emersa la lussazione della spalla sinistra con una prognosi di 20 giorni. E da più parti arrivano sollecitazioni al Comune per intervenire tempestivamente su quella scalinata.
Andrea D’Aurelio
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