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SULMONA – “Quello che colpisce sono le figure professionali di queste due donne e della conoscenza piena del meccanismo del prestito a usura”. Lo ha affermato il Sostituto Procuratore della Repubblica di Sulmona, Stefano Iafolla, intervenuto in conferenza stampa questa mattina sull’operazione che ha visto il filo diretto tra magistratura e Polizia di Stato riguardo l’arresto dell’ex dirigente scolastica e dell’agente assicurativo. Un particolare che ha destato subito scalpore perché potrebbe cambiare il quadro dell’incidenza dell’usura tanto in città quanto sul territorio. Il profilo delle persone che praticano il fenomeno questa volta è diverso. Persone insospettabili, distinte, apprezzate professioniste nei rispettivi settori di competenza. Eppure dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip è venuto fuori che dal 2014 e fino ai primi mesi dell’anno in corso, a fronte di un prestito iniziale di 2.000,00 € concesso, si erano fatte consegnare dalla vittima, nel tempo, la somma complessiva di 6000,00 €, con l’applicazione del tasso di interesse mensile pari al 20%. All’inizio gli usurai appaiono come dei veri e propri benefattatori. Ma è nella fase nella restituzione della somma che si configura il reato. “Non so dire se si tratta di un caso sporadico ma colpisce il profilo di queste donne”- rincara il Sostituto Procuratore- “sono state pronte a dare tutte le indicazioni alla vittima su assegni di garanzia e il 20 per cento degli interessi mensili, una sorta di manuale del piccolo usuraio”. L’inchiesta sul giro di usura che fa riferimento all’autolavaggio di via Badia non è affatto chiusa. “Ringrazio il commissario, l’ispettore L’Erario e Pizzoferrato e il personale di polizia giudiziaria di questo commissariato. Abbiamo recuperato materiale utile che ci permetterà di continuare a lavorare”- ha aggiunto il magistrato. Sull’incidenza del fenomeno in città, Iafolla ha ricordato che solo nel 2016 in un’altra indagine condotta dai Carabinieri del Nor sono state circa 18 le persone indagate a fronte di quasi 20 vittime.

Andrea D’Aurelio

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