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SULMONA – Sui tempi di apertura del primo cantiere non ha voluto sbilanciarsi Roberto Marino, capo dipartimento Casa Italia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, oggi a Sulmona per il progetto di prevenzione sismica che vede il capoluogo peligno inserito tra le dieci città italiane. Si cominciano a muovere i primi passi e il punto della situazione è stato fatto con il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e il sindaco Annamaria Casini, unitamente ai tecnici di “Sulmona città Sicura”, con la quale il Comune ha stipulato nei giorni scorsi una convenzione per l’analisi speditiva degli aggregati del centro storico. “La sfida di Casa Italia è una sfida imponente – ha sottolineato Roberto Marino – la messa in sicurezza del patrimonio abitativo è uno sforzo che chiede la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali e l’iniziativa dei privati, il fine è evidente in un Paese già colpito in passato da catastrofi e lutti. Su Sulmona in particolare c’è intenzione di intervenire con uno dei 10 cantieri pilota previsti dal progetto Casa Italia, qui ci sono le condizioni per fare un intervento che non cali dall’alto con una società civile che ha già espresso attraverso l’associazione dei professionisti un’attenzione ed un impegno molto concreto sulla prevenzione sismica”. Per il Governatore Luciano D’Alfonso “quello messo in campo dal governo è un programma pluriennale e normativo che serve a fare prima quello che costa di meno e serve di più”. Tocca al sindaco Casini ribadire che “Casa Italia” è “un progetto fondamentale per Sulmona. Questa amministrazione considera prioritarie prevenzione del rischio sismico e messa in sicurezza, che sono elementi legati allo sviluppo di un’area in difficoltà come la nostra”. Il progetto prevede investimenti nelle 10 città pilota alle quali già da oggi si potrebbero aggiungere altre tre città abruzzesi per sette miliardi di euro l’anno per dieci anni. Ora però bisogna dettare i tempi e spingere il piede sull’acceleratore.

Andrea D’Aurelio

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