

Era il 27 aprile del 2006 quando, alle 08.40 un blindato della Msu Multinational Specialized Unit, impegnato nel monitoraggio quotidiano lungo il viale che porta al comando della polizia irachena, esplode per un ordigno di terroristi. A perdere la vita sono i marescialli dell’Arma dei Carabinieri Carlo De Trizio e Franco Lattanzio, il capitano dell’esercito italiano Nicola Ciardelli e il caporale della polizia militare rumena Bogdan Hancu. Mentre il carabiniere Enrico Frassanito, rimasto gravemente ferito, morirà dieci giorni più tardi per le gravissime ustioni riportate.
È stata una breve ma sentita cerimonia quella svoltasi ieri pomeriggio presso il cimitero di Pacentro per ricordare il sacrificio del maresciallo aiutante dell’Arma dei carabinieri Franco Lattanzio morto a soli 38 anni a Nassiriya. Una toccante iniziativa che ha onorato la memoria di un uomo che ha messo la propria vita a disposizione della pace e della sicurezza di popoli lontani e al quale è stata concessa la Croce d’Onore “alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero”. «Componente del plotone info-investigativo dell’unità di manovra del Reggimento Msu nell’ambito dell’operazione Antica Babilonia, nel corso di trasferimento presso il locale Provincial joint operation center a bordo di convoglio blindato, veniva mortalmente investito dalla deflagrazione di un insidioso ordigno di devastante potenza, fatto esplodere da ignoti terroristi al passaggio degli automezzi. Chiaro esempio di elette virtù militari, elevatissimo senso del dovere e assoluta dedizione al servizio costantemente testimoniati sino all’estremo sacrificio contribuendo ad elevare il prestigio dell’Italia, delle sue forze armate e dell’Arma dei Carabinieri. Questa la motivazione dell’onorificenza concessa al maresciallo Lattanzio ricordato nel corso della cerimonia alla quale hanno preso parte, oltre ai familiari del militare anche carabinieri in servizio, rappresentanti dell’Associazione nazionale carabinieri e dell’Associazione nazionale forestali, il sindaco di Pacentro Giuseppe Silvestri, il comandante provinciale dei carabinieri di L’Aquila Salvatore Del Campo e il cappellano militare don Claudio Recchiuti.