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SULMONA – Troppi furti in casa in pieno giorno. Non resta che “fare la predica”. E l’ha fatta domenica scorsa il maresciallo della stazione dei Carabinieri di Raiano a margine della Santa Messa della festa di Ognissanti. Un modo per mettere in guardia la popolazione, puntando sulla prevenzione e su una giusta campagna di informazione, senza generare panico e allarmismo. Il militare ha preso la parola al termine della funzione, spiegando il modus operandi utilizzato dai ladri di gioielli nell’ultimo periodo, che colpiscono principalmente tra le 17 e le 19, approfittando dell’assenza dei proprietari. Dai Carabinieri arriva quindi una raccomandazione ad assumere tutti gli atteggiamenti necessari per prevenire i furti, ovvero lasciare sempre una persona in casa e stare attenti anche all’oro e ai preziosi. Nelle ultime settimane diversi episodi sono balzati alle cronache. Prima il furto in una villetta della zona peep di Popoli dove i ladri dei gioielli hanno rubato monili d’oro e contanti per un valore complessivo di duemila euro. Poi il furto con le stesse modalità a Corfinio con un bottino da circa cinquecento euro. Nel piccolo centro peligno i malviventi sono tornati, tentando il furto in un altro appartamento senza portare via nulla. Ma segnalazioni sono arrivate anche dai paesi del circondario. La banda dei “ladri di pomeriggio”, probabilmente non del posto, non ha nulla a che vedere con gli specialisti dei furti d’auto che pure hanno tentato il colpo a Sulmona nelle scorse settimane, cercando di rubare un furgone e due auto. I tre pugliesi in trasferta sono stati fermati e arrestati dai Carabinieri dopo un inseguimento rocambolesco nei pressi del centro storico. Le indagini stanno andando avanti per assicurare alla giustizia anche i ladri di appartamento che pare si siano adeguati anche loro alla pandemia e ai decreti visto l’orario degli ultimi furti. Un appello specifico durante la “predica” è stato indirizzato anche alle persone anziane, sempre più prese di mira dai malviventi con la cosiddetta truffa del pacco. Il consiglio è quello di diffidare da richieste che arrivano per conto terzi in nome di congiunti o società.

Andrea D’Aurelio

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