
Cambio della guardia nel carcere di massima sicurezza di Sulmona. Livio Recchiuti, finora comandante del carcere di Padova, ha preso il timone dei baschi blu nella struttura penitenziaria peligna, prendendo il posto di Alessandra Costantini, la comandante che lo scorso 16 settembre è stata trasferita con un provvedimento del Provveditore. Un “giallo” per il sindacalista, Mauro Nardella, che ha chiesto lumi sull’uscita di scena della Costantini che, nei mesi scorsi, aveva annunciato la schermatura dell’intero istituto di pena entro la fine dell’anno per bloccare lo spaccio di telefoni cellulari dietro le sbarre. Un provvedimento che sarebbe scaturito, in realtà, da una riorganizzazione del Provveditorato che ha adottato una politica di ottimizzazione delle risorse umane. A confermarlo è il direttore della struttura carceraria, Stefano Liberatore. “Non si è trattato di un provvedimento disciplinare ma di una decisione del Ministero volta all’ottimizzazione delle risorse. Provvedimenti che avevano portato anche me, qualche anno fa, ad assumere la direzione di questo carcere”- chiarisce Liberatore. Dietro le sbarre dell’istituto peligno si sono insidiati diversi fenomeni, primo fra tutti il traffico di telefoni. Da gennaio ad oggi sono stati trovati oltre cinquanta dispositivi. Nulla il confronto ai 110 sequestrati lo scorso anno. “Spaccio” che avviene tramite droni, visti i recenti avvistamenti nell’area del carcere e i carichi bloccati.









