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SULMONA. Ancora telefonate dietro le sbarre del carcere di Sulmona dove sono stati rinvenuti altri device. Nel corso dei controlli a tappeto, che vengono effettuati periodicamente nel carcere peligno, sono stati sequestrati quattro telefoni cellulari, trovati nelle mani di altrettanti detenuti. Uno dei reclusi, colto sul fatto nel corso dei controlli, ha interrotto la telefonata che aveva iniziato dalla sua cella e ha tentato invano di disfarsi del suo dispositivo. Si allunga così la lista dei sequestri. Solo lo scorso anno erano stati sequestrati 110 telefoni dietro le sbarre del carcere sulmonese di cui 40 scoperti lo scorso 18 dicembre, al termine di un maxi blitz nel penitenziario peligno che è uno dei 19 istituti penitenziari finiti nel mirino della DDA di Napoli. Lo scorso aprile, in particolare, due persone di origine campana erano state fermate, mentre erano intente a far volare un drone nei pressi della struttura, presumibilmente per rifornire i detenuti con nuovi telefoni e droga. Il Ministero dell’Interno, non a caso, sta valutando l’ipotesi di schermare l’intero penitenziario con un disturbatore di frequenze. Soluzione questa che era stata già sperimentata due anni fa nel carcere di Sulmona e che ora, dopo gli ultimi ritrovamenti, potrebbe essere riproposta.

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