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SULMONA – Resta preoccupante la situazione presso il carcere di massima sicurezza di Sulmona. Gli agenti penitenziari positivi sono saliti a 12 e la Uil chiede l’implemento dell’organico e la disponibilità della Scuola di Polizia Penitenziaria. “Il fatto che il DAP abbia inviato un contingente del Gruppo operativo mobile ci ha fatto capire che l’idea di venire incontro alle esigenze di compensazione delle energie profuse da un personale quasi del tutto ultracinquantenne e con trent’anni di servizio sulle spalle, ha avuto una sua materializzazione. Tuttavia qualcosa in più andrebbe fatto se non si vuole che si arrivi al collasso vero e proprio”- scrive Mauro Nardella della Uil Pa Polizia Penitenziaria che ha chiesto un rinforzo degli organici attraverso l’invio di un altro contingente GOM o, in alternativa, di altro personale in missione. Contestualmente sempre la UIL ha chiesto l’utilizzo della scuola di Formazione dell’amministrazione penitenziaria di Fonte d’amore. “Il tutto affinché sia il contingente GOM attualmente all’opera che quello che, ci auspichiamo, arrivi presto trovino la giusta ospitalità vivendo i loro giorni di permanenza in terra peligna in una struttura ricettiva capace di accoglierli secondo i requisiti previsti sia in materia di missioni che di rispetto dei protocolli Covid. Requisiti che da sola la direzione del penitenziario non può, malgrado si stia sforzando di tenere testa all’emergenza, umanamente garantire. Male non sarebbe, a tal proposito, se la Scuola di formazione dell’Amministrazione penitenziaria di Sulmona se ne facesse capo contribuendo anch’essa, con i propri mezzi, a rendere meno pesante una situazione che non ci dobbiamo scordare stanno vivendo poliziotti penitenziari e non personale estraneo all’Amministrazione penitenziaria”- conclude il sindacalista. (a.d’.a.)

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