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SULMONA – C’è da aspettare per la messa in funzione del nuovo padiglione nel carcere di massima sicurezza di Sulmona. Il nuovo blocco carcerario, che ospiterà tra 198 e 210 detenuti, attende il completamento delle operazioni di collaudo. Secondo gli addetti ai lavori il 2024 sarà l’anno decisivo per mettere a pieno regime la struttura che aumenterà la popolazione carceraria fino a toccare la soglia delle 650 unità a fronte di un organico di polizia penitenziaria ancora carente, in attesa di nuovi rinforzi dai piani alti. D’altronde la struttura di massima sicurezza del capoluogo peligno è tra le più note in Europa per tipologia di detenuti nonchè tra le più complicate da gestire. Lo conferma il bilancio dell’ultima annata che, oltre ad aggressioni e momenti di tensione ai danni dei baschi blu e del personale sanitario, ha fatto esplodere il caso dei telefoni dietro le sbarre con l’indagine della Procura che si è concentrata anche su agente penitenziario. L’incremento del numero dei reclusi comporta inevitabili effetti sul tessuto sociale ed economico della vallata oltre che sul piano della sicurezza, vista la collocazione geografica di Sulmona. Per questo taluni fenomeni vanno gestiti e controllati. Inoltre un luogo sensibile come il carcere non può essere slegato da un altro presidio di legalità che è il Tribunale, per il quale arriverà verosimilmente un nuova proroga in attesa di chiudere positivamente la partita della revisione della riforma della geografia giudiziaria

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