banner
banner

SULMONA – “Abbiamo istituito come Consiglio superiore della magistratura, una commissione che lavora sul tema dell’esecuzione penale, perché pensiamo che il detenuto non debba essere costretto a scontare la pena due volte: la prima volta per i reati commessi e la seconda per le condizioni nelle quali vive l’esperienza della detenzione con la privazione dei diritti garantiti dalla Costituzione”. Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini intervenendo al convegno dedicato a Francesco De Sanctis, ‘Coscienza critica dell’Italia unita’, che si è tenuto ieri pomeriggio, nell’aula magna del supercarcere di Sulmona. Legnini ha quindi ribadito il principio dell’umanizzazione della menzione carceraria che “resta sempre un mezzo di rieducazione del condannato adempiendo al dettato della Carta costituzionale”. All’incontro ha partecipato fra gli altri anche la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli che ha annunciato, proprio allo scadere della legislatura, una legga delega per la cultura umanistica da inserire nei percorsi di rieducazione dei detenuti in carcere ma anche una campagna di educazione nelle carceri per il rispetto delle differenze etniche, religiose, politiche e anche di condizione personale. Perché le differenze sono un valore e una risorsa”- ha detto la Fedeli.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento