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SULMONA – La carenza di personale investe anche il distretto di base a Scanno. Per questo io circolo locale del PD ha interpellato il Prefetto dell’Aquila perché si interessi dell’annosa problematica. Di seguito la missiva: “dal 31 dicembre 2020, la Dottoressa Mara Di Rienzo è andata in pensione ,nel frattempo dopo qualche mese e tante difficoltà,esattamente il 2 febbraio 2021,è stato nominato provvisoriamente il dott. Stefano di Lollo. Tutto questo in attesa che venisse nominato un medico con un incarico definitivo. Il 30 settembre 2021 il Dott. Di Lollo è andato via in quanto è scaduto il suo incarico,e da quel momento Scanno e Villalago hanno un solo medico di base per circa 2200 mutuati,una cosa inaccettabile.Nel frattempo come Circolo del Partito Democratico abbiamo intrapreso varie iniziative,interrogazione regionale,lettera aperta al Sindaco di Scanno e in ultimo una raccolta firme,per denunciare una situazione sanitaria,a dir poco,precaria.
Nel frattempo molti cittadini di Scanno sono privi di assistenza da parte del medico di base, è ciò sta provocando grave nocumento specialmente nel contesto di emergenza epidemiologica in cui siamo.
Scanno è abitato da persone per lo più anziane,tante delle quali vivono da sole e,quindi,in difficoltà per gli spostamenti,considerando che viviamo in un paese montano,con viabilità carente.
In tali condizioni non provvedere alla nomina di un nuovo medico,significherebbe generare difficoltà e certamente mancanza di equità nell’accesso alle cure.
Tale stato di cose sta cagionando grave danno all’intera comunità,difatti,tanti cittadini,che hanno bisogno di medicinali per i quali è richiesta la prescrizione,non sanno dove e a chi rivolgersi. Il contesto così delineato crea allarme sociale, non si garantisce in alcun  modo la tutela della salute dei cittadini,in un momento storico,sociale e sanitario aggravato pesantemente dalla pandemia in atto. Il medico di famiglia nel nostro,come in tanti piccoli comuni è,pertanto una figura importantissima,la sua assenza comporta una lesione del diritto alla salute,come diritto costituzionalmente garantito,nonché,il concreto rischio di interruzione del pubblico servizio. I cittadini si sentono abbandonati e,ovviamente,spaventati. Tanto premesso per i motivi sopra riportati mi appello a Sua Eccellenza il Prefetto dell’Aquila,affinché,riconoscendo l’esigenza di tutela sanitaria immediata di una parte significativa della nostra popolazione comunale,Voglia prontamente nominare un medico sostituto che garantisca la continuità assistenziale sanitaria sul territorio,cosi potendo garantire il diritto costituzionale alla salute”. (Red)

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