banner
banner

SULMONA – La Procura della Repubblica di Sulmona ha reiterato la richiesta di archiviazione ma per i familiari bisogna continuare ad indagare. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Marco Billi, ha fissato l’udienza per il caso dell’ex forestale Guido Conti, rinvenuto cadavere lungo la strada provinciale Morronese, quella terribile serata del 17 novembre 2017. Per la Procura si è trattato di un suicidio ma i familiari di Conti, per il tramite dell’avvocato Alessandro Margiotta, hanno chiesto alla magistratura di andare a fondo sulla vicenda e disporre nuove indagini, oltre quelle già svolte dopo la prima opposizione. Almeno su tre punti si baserebbe la nuova istanza della famiglia: il bossolo rinvenuto sul luogo del ritrovamento del cadavere di Conti, la testimonianza di due ex colleghi della Forestale che Conti avrebbe incontrato qualche giorno prima della tragedia e l’interlocutore sconosciuto con il quale l’ex Forestale avrebbe comunicato telefonicamente qualche ora prima della tragica fine. Tre elementi ancora tutti da snocciolare e da chiarire, almeno secondo i familiari, che nutrono dubbi e perplessità. Davanti al giudice si tornerà il prossimo 12 novembre alle ore 9,30. La Procura aveva presentato una seconda richiesta di archiviazione non rinvenendo elementi per sostenere l’accusa di istigazione al suicidio dopo gli accertamenti svolti sul mozzicone di sigaretta, l’auto di valore avvistata sul luogo della tragedia e sui tabulati elettronici dell’utenza privata di Conti. Ma per i familiari dell’ex Forestale ci sono ancora altri punti da chiarire. Da qui la nuova opposizione e la fissazione dell’udienza davanti al Gip con la speranza che si arrivi a fondo di una vicenda che segnò l’intera comunità.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento