
Dal Trentino all’Abruzzo, con una breve sosta. Domani il Napoli riparte per il secondo ritiro estivo: destinazione Castel di Sangro. Dopo i giorni intensi a Dimaro e due di riposo, il gruppo tornerà ad allenarsi in altura, stavolta nel cuore dell’Alto Sangro, dove resterà fino al 14 agosto. Un’altra tappa importante per mettere minuti nelle gambe, oliare i meccanismi di Conte e testare il gruppo nelle prime vere sfide internazionali. Il quartier generale sarà ancora una volta il resort Aqua Montis di Rivisondoli, che ospiterà tutte le sedute e le tre amichevoli già fissate: si parte domenica contro il Brest (ore 19), poi sabato 10 agosto sarà la volta del Girona, stesso orario, infine chiusura giovedì 14 agosto alle 20 contro l’Olympiacos. Castel di Sangro si prepara al tutto esaurito. L’amministrazione locale parla già di presenze superiori a quelle delle passate edizioni. «Sarà il miglior ritiro d’Europa» ha garantito il sindaco del comune abruzzese, Angelo Caruso, a Radio Kiss Kiss Napoli. Anche quest’anno l’organizzazione sarà su più livelli: tre campi in erba naturale completamente sistemati, mentre il Palasport fungerà da spazio espositivo, con il Trofeo dello scudetto in bella mostra. Cresce l’attesa anche per il compleanno di Antonio Conte, che festeggerà 56 anni proprio durante il ritiro. La data cerchiata è giovedì, e anche se dal Comune non trapelano dettagli, è prevista una sorpresa per l’allenatore. Le sedute saranno aperte al pubblico, tranne rare eccezioni, con la raccomandazione da parte del Comune – per chi vuole godersi lo spettacolo senza resse – di scegliere i giorni infrasettimanali: dal lunedì al giovedì ci sarà meno affluenza rispetto ai weekend. Tanta attenzione è stata riservata anche alla logistica: più parcheggi, aree dedicate ai disabili, ingressi facilitati e spazi coperti per i bambini con disabilità. «I tifosi troveranno diversi cartelloni per le aree di parcheggio, sarà impossibile non parcheggiare» ha garantito Caruso. La zona del Palasport sarà attrezzata con giochi e attività per i più piccoli, in modo da rendere l’esperienza gradevole anche per le famiglie.









