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SULMONA – È una delle prime chiese cardioprotette del territorio grazie alla generosità della famiglia Fracassi. Nei giorni scorsi, un defibrillatore è stato installato all’interno della Basilica Cattedrale di San Panfilo di Sulmona e sarà benedetto a breve. Il dispositivo è un dono della famiglia Fracassi, fratelli e sorelle, in ricordo della sorella Giuseppina Fracassi, indimenticata insegnante di italiano e latino, scomparsa nei mesi scorsi. Nell’ambito della donazione è stato svolto anche un corso gratuito di BLSD (Basic Life Support, ovvero una tecnica di primo soccorso che comprende la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e una sequenza di azioni di supporto di base alle funzioni vitali. La definizione BLS/D si riferisce al protocollo BLS con l’aggiunta della procedura di defibrillazione), per incrementare il numero di persone, in città, in grado di utilizzare un defibrillatore. Il corso ha coinvolto 21 partecipanti ed è stato curato dal Centro Diadema. A Sulmona ci sono circa 23 defibrillatori, l’intervento di un operatore BLSD in presenza di defibrillatore aumenta del 75% la probabilità di sopravvivenza di una persona colpita da arresto cardiaco. Una curiosità: sul territorio il Comune maggiormente cardioprotetto è quello di Scanno con 15 defibrillatori funzionanti e 400 persone formate. (Red)

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