I carabinieri forestali della stazione Parco di Campotosto, nell’ambito dell’attività di controllo nell’area aquilana del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, negli ultimi giorni hanno sanzionato con multe per circa 4.000 euro persone che hanno violato le norme in materia di raccolta, commercializzazione, tutela e valorizzazione dei tartufi in Abruzzo. In particolare, è stato multato un uomo che avrebbe creato notevoli danni ad alcune tartufaie naturali del territorio dell’Alto Aterno attraverso l’utilizzo di un attrezzo non consentito con il quale avrebbe praticato la lavorazione andante del terreno (zappatura). All’uomo è stato ritirato il tesserino di idoneità alla raccolta dei tartufi in corso di validità.
“Si coglie l’occasione per rammentare come soltanto con il rispetto delle leggi è possibile usufruire di un bene naturale senza distruggerlo – si legge in una nota dei carabinieri forestali -. I tartufi, famosi e ricercati funghi ipogei, sono un patrimonio naturale e culturale dell’Abruzzo montano che vanta oltre la presenza di specie ricercate come il tartufo nero invernale e ricercatissime, come il famosissimo tartufo bianco. Che l’Abruzzo fosse noto come luogo di presenza e di ‘produzione’ del tartufo è riconosciuto da tempi antichissimi ed quello aquilano è particolarmente impiegato nelle ricette di cucina. In questo contesto e per evitare che una risorsa come il tartufo possa essere danneggiata da una raccolta sconsiderata e distruttiva, la Regione Abruzzo ha emanato la Legge Regionale 21 dicembre 2012, n.66 e successive modificazioni”.
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