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SULMONA – Un innovativo protocollo d’intesa che permette l’avvio della caccia di selezione al cinghiale nella zona di protezione esterna del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, e allo stesso tempo rafforza le politiche di salvaguardia delle specie protette (in particolare dell’orso bruno marsicano), e’ stato sottoscritto dal presidente del Pnalm, Antonio Carrara, e dal presidente dell’Ambito territoriale di caccia di Sulmona, Marco Del Castello, insieme ad Antonio Petrocco in rappresentanza del Co.Ges. dell’Atc. L’accordo, che ha carattere sperimentale e che durera’ in questa prima fase per un anno, rappresenta una novita’ molto interessante non solo per il panorama venatorio, ma soprattutto per quello ambientale. A breve, infatti, verra’ esteso ufficialmente anche al Parco nazionale della Majella, cosi’ come e’ stato gia’ fatto per la Riserva regionale delle Gole del Sagittario e per la Riserva regionale del Genzana ed Alto Gizio. L’importanza del protocollo firmato e’ duplice: da un lato evidenzia il ruolo svolto dell’Atc nella ricerca di un dialogo con i soggetti che hanno il compito di gestire le aree protette. Dall’altro, la presenza di circa 300 cacciatori sui territori interessati dall’intesa aumenta la salvaguardia della fauna protetta e garantisce una vigilanza continua molto utile nella strategia di contrasto agli incendi. “Abbiamo lavorato intensamente per avviare una fase nuova di dialogo con le autorita’ di gestione delle aree protette che interessano il nostro territorio – ha spiegato il presidente dell’Atc Sulmona, Marco Del Castello – crediamo infatti che questa sia la strada giusta per far decollare una nuova stagione di collaborazione costruttiva. Questo accordo dimostra che condividere dei programmi e delle linee d’azione fra questi attori non e’ impossibile”. Il protocollo si e’ gia’ concretizzato in una prima giornata di formazione a Pescasseroli per il corpo di vigilanza del Parco, gia’ estesa ai sele-cacciatori della Valle del Sagittario e che a breve sara’ replicata per gli operatori delle altre aree protette. “Abbiamo riscontrato grande interesse intorno a questa iniziativa che ha visto il Parco e l’Atc insieme – ha sottolineato Antonio Petrocco – l’accordo per tanti aspetti rappresenta una novita’ assoluta soprattutto perche’ interessa un territorio che si snoda tra Parchi nazionali e Riserve regionali dove sono presenti tante specie protette, a cominciare dall’orso bruno marsicano la cui tutela, grazie a questo protocollo, esce ulteriormente rafforzata”. (Red)

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