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SULMONA – Sulmona rimbalza agli onori della cronaca non solo perché sfiora il podio nella classifica dello spopolamento, piazzandosi quarta tenendo conto dell’ultima analisi effettuata da Aldo Ronci, ma anche per la svalutazione degli immobili. Sicuramente una diretta conseguenza di un fenomeno che può portare solo a degli effetti negativi. Nel report che arriva dall’imprenditore sulmonese Pietro Leonarduzzi, titolare dell’agenzia immobiliare di via papa Giovanni XXIII, emerge che sono circa 300 le case che vengono messe in vendita a Sulmona nel corso dell’anno mentre le richieste sono dimezzate ( cinque o sei al mese) e il valore commerciale si abbassa almeno del 40 per cento. E’ la legge del mercato. Chi sono quelli che se ne vanno e lasciano Sulmona? “Inizialmente erano i giovani per ragioni di studio e di lavoro”- spiega Leonarduzzi- “poi è toccato al padre di famiglia che si è ritrovato costretto ad andare lungo la costa o all’estero per cercare lavoro. Oggi invece se ne vanno anche i pensionati”. Anche chi sta bene quindi lascia il capoluogo peligno per preferire altre località. Si tratta di un dato preoccupante per gli addetti ai lavori. Fra i motivi che spingono i pensionati a cambiare residenza spiccano la qualità dell’assistenza sanitaria e la vita sociale e associativa. “A noi tutti i giorni entrano due o tre immobili al giorno per un totale di duecento o trecento”- conclude Leonarduzzi- rimarcando che la richiesta si è dimezzata con il crollo del valore immobiliare del 40 per cento. Un colpo duro per gli agenti immobiliari ma soprattutto per la città che stenta a trovare una via d’uscita per rialzare la testa.

Andrea D’Aurelio

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