
Un’invasione di processionaria sta colpendo diverse aree di Celano, in particolare il parco Dietro Castello, frequentato ogni giorno da famiglie, bambini e anziani. L’infestazione, già segnalata in più occasioni, si sta estendendo anche in via Della Torre, via Aquila e nella zona del nuovo parco giochi in costruzione in località Crocifisso, creando forte allarme tra i cittadini. A sollevare nuovamente la questione è Ermanno Natalini, segretario del Partito Democratico di Celano, che parla apertamente di emergenza ambientale con potenziali conseguenze sanitarie, a fronte dell’inerzia dell’amministrazione comunale. “La città è invasa dai bruchi processionari – afferma Natalini –. Nonostante le ripetute segnalazioni, il Comune non è intervenuto. Siamo di fronte a una minaccia reale per la salute pubblica: la processionaria è un insetto pericoloso, i cui peli urticanti possono provocare forti reazioni allergiche, irritazioni cutanee e problemi respiratori. Nei cani, il contatto può addirittura essere fatale”.


Il problema non è solo la presenza diffusa dei nidi sugli alberi e delle larve in movimento nei punti più frequentati, ma anche l’assenza di una comunicazione adeguata alla cittadinanza, che rischia di esporsi senza sapere come proteggersi. “Proprio in queste ore il Comune sta affidando il servizio di gestione del verde pubblico per 160 mila euro, ma non è previsto alcun intervento specifico per combattere la processionaria. Si spendono soldi pubblici senza un piano chiaro per la salute dei cittadini”. Il segretario del PD chiede un intervento immediato di bonifica nelle aree infestate, ma anche l’attivazione di un piano di prevenzione a lungo termine, che comprenda:
- Trattamenti mirati e periodici sugli alberi;
- Monitoraggio costante delle zone a rischio;
- Campagne di informazione per i cittadini su come riconoscere e affrontare il problema.
“Ogni giorno che passa, il rischio aumenta – conclude Natalini –. Occorre agire subito per evitare che un’emergenza ambientale diventi un problema sanitario su larga scala”. Nel frattempo, continuano a circolare sulle sociali foto e segnalazioni dei cittadini, preoccupati per la presenza dei bruchi anche vicino alle scuole e alle abitazioni.