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SULMONA – “Non abbiamo avuto bisogno specifico di questi trasferimenti, soprattutto non lo abbiamo avuto nel caso della San Raffaele, dove magari non è stata solo fortuna ad aver spento il focolaio”. Lo afferma ai microfoni di Onda Tg il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che ieri nell’edizione serale ha fatto il punto sulla fase due dell’emergenza epidemiologica ed economica legata al Covid-19, tornando sulla trattativa per i centri Covid aperta dalla Regione. “Abbiamo chiesto a tutte le cliniche private, convenzionate, accreditate ed autorizzate di dare la propria disponibilità per ospitare malati Covid e no Covid che servono nel caso per liberare la struttura ospedaliera che ha una eccessiva pressione e che ha bisogno di spostare i pazienti non avendo più spazi”- interviene il governatore che spiega di non aver avuto bisogno di tali trasferimenti e della struttura sanitaria della clinica San Raffaele, balzata alle cronache per il focolaio. “C’è stato il rispetto di una capacità di intervento sia della Asl dell’Aquila che della clinica stessa che hanno collaborato con molto senso di responsabilità e con molta capacità nell’andare a contenere e confinare questo contagio che è avvenuto all’interno della clinica”- riprende Marsilio. E proprio nella giornata di ieri sono state avviate le procedure per il rientro nella struttura sulmonese dei pazienti che avevano avviato il percorso di riabilitazione, risultati poi positivi al virus, trasferiti in altri centri per la negativizzazione e guarigione. Dopo l’operazione di sanificazione capillare della clinica, che è andata avanti per giorni, è scattata l’effettiva ripartenza delle attività per le quali la struttura è preposta. Asl e azienda hanno condiviso un protocollo specifico per ricominciare: i pazienti Covid guariti entreranno in struttura già con un doppio tampone negativo mentre per tutti gli altri accessi servirà almeno un tampone negativo e quattordici giorni di isolamento in un reparto ad hoc della clinica. La tamponatura dei pazienti no Covid, come denunciato la scorsa settimana da questa testata, si sta scontrando con la carenza di personale sul territorio tant’è che in 50 sono in attesa di tampone per entrare in strutture residenziali o case di riposo. Anche l’accesso al San Raffaele a questo punto, se la situazione non sarà monitorata e risolta, potrebbe risentire della stessa problematica. Nell’intervista rilasciata a Onda Tg Marsilio ha parlato anche dei rientri in Regione per la fase due e del confronto con il governo per la rimodulazione del calendario delle aperture delle attività.

Andrea D’Aurelio

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