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SULMONA – Il Tribunale per i diritti del Malato vuole vederci chiaro sulle pregresse autorizzazioni mancanti che hanno portato nei giorni scorsi la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila a sospendere le attività del Centro per Autismo e Centro Psichiatrico di Pratola Peligna. Il responsabile Edoardo Facchini sta predisponendo l’istanza di accesso agli atti, così come ha fatto con il Centro Igiene Mentale e Centro Diurno di Sulmona, non senza polemiche contro un sistema che nell’ultimo periodo fa acqua da tutte le parti. Il solito copione. Si inaugurano le strutture e poi si chiudono, almeno provvisoriamente, in mancanza delle necessarie autorizzazioni. Un modus operandi che non va giù al numero uno del Tribunale per i diritti del Malato che invoca un cambio di passo. “Chiederemo l’accesso agli atti e prenderò contatti anche con il sindaco di Pratola Antonella Di Nino”- interviene Facchini- “ma il punto è un altro. La devono smettere di inaugurare strutture, mettere dentro i pazienti, e poi rendersi conto che mancano le autorizzazioni. E’ passato un anno e sappiamo che un trasloco va a destabilizzare gli utenti”. Per Facchini insomma la situazione è insostenibile. “Senza giri di parole ora basta, la misura è colma”- tuona il responsabile del Tdm che torna a denunciare anche la situazione del reparto di Medicina Nucleare di Sulmona che eroga solo cinque prestazioni al mese e quella del centro di Neuropschiatria Infantile con diagnosi arretrate a danno degli utenti.

Andrea D’Aurelio

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