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SULMONA – “Un obiettivo strategico che andava raggiunto in modo graduale, attraverso più fasi di
sperimentazioni per poi attivare ad un modello flessibile che tenesse conto della stagionalizzazione turistica e della reale situazione di affluenza durante i mesi invernali, nonché l’introduzione di servizi e interventi per migliorare fruibilità e accessibilità dell’area interessata”. Il colpo di coda dell’amministrazione Casini arriva sul centro storico con l’approvazione, da parte della Giunta Comunale, dello studio sulla pedonalizzazione redatto dall’ex consigliere comunale, Luigi La Civita. Una scelta amministrativa che, ad onor del vero, andrebbe adottata nel corso di un mandato amministrativo e non alle battute finale proprio perchè si tratta di un obiettivo strategico. Il Comune ricorda pero che, “a seguito degli incontri svolti nei mesi di gennaio e febbraio 2021 finalizzati ad approfondimenti tematici, nonché alla definizione della sintesi degli obiettivi in schede di indirizzo, è emersa l’esigenza di estendere l’area di studio alla città storica in luogo del solo perimetro del centro storico così come previsto nella fase iniziale”. La Civita aveva spiegato i contenuti del suo studio sul centro storico del futuro.  I principali interventi riguarderanno: la implementazione e riorganizzazione della segnaletica turistica e dei rapporti tra spazi pedonali e carrabili nella nuova configurazione di Area Pedonale Urbana; la valorizzazione dei portici di Corso Ovidio e di Via Antonio De Nino; il rinnovo delle pavimentazioni in contrasto con i caratteri storici e in generale una maggiore attenzione e manutenzione di tutti gli elementi di arredo; la valorizzazione dei principali monumenti attraverso un progetto illuminotecnico; la realizzazione di nuove aree per la sosta con riorganizzazione anche tariffaria dei parcheggi pubblici; la riqualificazione degli spazi verdi attrezzati e individuazione di aree dove realizzare sia parchi giochi per bambini che attività di intrattenimento a vario livello. Un argomento spinoso che finirà sul tavolo della prossima amministrazione chiamata a riportare il centro al centro poichè negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti una sorta di delocalizzazione alle periferie della città per depauperamento di servizi e calo demografico.

Andrea D’Aurelio

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