
SULMONA. Slitta ancora la designazione del candidato sindaco nelle fila del centronistra. Il vertice di ieri si è chiuso con un nulla di fatto anche alla luce della “sfida” che arriva dai più giovani, pronti ad inaugurare la stagione del rinnovamento. Ne sa qualcosa Riccardo Verrocchi che oggi va alla prova dei fatti nella sede della Cgil, con lo sguardo protesta a giugno ma anche al 2030. Un orizzonte ampio che non si ferma alle prossime consultazioni. “I giovani, ma non solo loro, sono invitati a partecipare ad un percorso di cittadinanza attiva – spiega Verrocchi – per formulare proposte finalizzate al rilancio della città, indipendentemente dalle elezioni amministrative”. “L’obiettivo fondamentale è quello di un ricambio della classe dirigente cittadina” sottolinea Verrocchi. “Non intendiamo personalizzare la proposta politica e riportarla ai nominativi dell’ex assessore Ciufelli e mio – precisa Verrocchi – cercheremo invece di stare sulla proposta già avanzata con l’appello del 10 gennaio scorso, per dare l’opportunità alla nostra città di una nuova classe dirigente e di nuovi obiettivi di programma”. A temere il fronte del rinnovamento è il partito democratico che spinge per la candidatura di Ciufelli, ex assessore alla cultura della giunta Di Piero. Sul tavolo delle trattative, in realtà, c’è anche un terzo nome, quello dell’ex assessore comunale, Katia Di Marzio che potrebbe essere un “compromesso” tra i due. Ma l’accordo, al momento, non è stato raggiunto. Occhio però al terzo polo che cresce col passare delle ore. Il fronte si allarga e c’è chi mette in discussione anche la candidatura a sindaco di Nicola Di Ianni che ha ideato da settimane il progetto, dopo l’appoggio dei dimasciani. Non solo una lista, verosimilmente, scenderà in campo. Nel gruppo confluiranno i fuoriusciti delle due grandi coalizioni e, allo stato dei fatti, non può escludersi che l’avversario più temuto del centrodestra e di Luca Tirabassi sarà proprio il terzo polo più che il centrosinistra