SULMONA – La pericolosità sociale non sussiste e la capacità di volere, al momento del fatto, era particolarmente scemata. Sulla scorta della perizia di Massimo Tardio, sentito questa mattina in Tribunale, il giudice Giorgio Di Benedetto ha accolto l’istanza depositata dall’avvocato del foro di Sulmona, Mariella Iommi, e ha rimesso in libertà il 50 enne senza fissa dimora e originario dello Sri Lanka, che era finito dietro le sbarre lo scorso 27 novembre dopo aver rubato una bottiglia al conad di viale Mazzini e aver opposto resistenza ai poliziotti. L’indagato dovrà rispettare la misura del divieto di dimora dal territorio comunale di Sulmona, disposta dal giudice Di Benedetto. Secondo l’accusa l’uomo si sarebbe aggirato all’interno del supermercato fino a dileguarsi con tanto di bottiglia rubata al seguito, non curandosi dell’invito della proprietaria che lo ha esortato a pagare il conto. Lui non ne ha voluto sapere. All’arrivo della volante del 113 l’uomo avrebbe dato in escandescenza, opponendo resistenza ai poliziotti. E’ scattato quindi l’arresto in flagranza di reato. Ma l’avvocato ha chiesto di accertare la reale capacità di intendere e volere del 50 enne al momento del fatto, chiedendo al giudice l’audizione di un esperto. E’ stato quindi ascoltato in Tribunale Massimo Tardio che- spiega il legale- “ha stabilito che l’imputato era capace di intendere mentre la capacità di volere era parzialmente scemata”. La perizia inoltre non ha riconosciuto nell’uomo la pericolosità sociale. Il Presidente del Tribunale, Giorgio Di Benedetto, ha quindi sostituito la misura cautelare. Dalla custodia cautelare in carcere il 50 enne torna libero in attesa dell’udienza del 22 gennaio. Dovrà rispettare però il divieto di dimora dal comune di Sulmona.
Andrea D’Aurelio
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