Premettiamo che non abbiamo mai avuto alcuna intenzione di intrometterci nelle dinamiche politiche che da tempo interessano il Comune di Sulmona. Tuttavia, proprio stamattina, si sono dimessi nove consiglieri, determinando la nomina di un commissario per la provvisoria gestione del Comune da parte del Prefetto dell’Aquila. Stanti i fatti, non possiamo assistere in silenzio all’ennesima crisi istituzionale senza esternare le nostre preoccupazioni per i riflessi negativi che tale situazione rischia di produrre sul territorio. La Valle Peligna, infatti, è già segnata da molteplici criticità. La crisi dell’automotive coinvolge gli stabilimenti Marelli e SODECIA, che danno lavoro a oltre cinquecento persone. Il 20 dicembre scorso abbiamo organizzato una manifestazione con altissima partecipazione, a dimostrazione dell’urgenza del problema. A ciò si aggiunge una cronica carenza di servizi essenziali in ambiti fondamentali come la sanità, la mobilità e l’istruzione, oltre a un processo di deindustrializzazione iniziato decenni fa e una grave crisi demografica legata all’abbandono del territorio per mancanza di opportunità. Questa situazione preoccupa migliaia di famiglie e genera incertezza per il futuro dei più giovani. Di fronte a tale scenario, è necessario uno sforzo collettivo di responsabilità e coesione. Le istituzioni locali, a partire dal Comune di Sulmona, devono dimostrare una presenza forte e compatta. Bisogna far prevalere la difesa degli interessi generali per il bene della Comunità Peligna, rispettando le legittime dinamiche politiche locali ma unendo le forze per costruire un patto territoriale. Questo patto deve riguardare il lavoro, la sanità, l’istruzione, le infrastrutture, la mobilità e il contrasto alla povertà, al fine di frenare l’abbandono del territorio e lo spopolamento delle aree interne. Purtroppo, la politica locale sembra più interessata ai personalismi e ai conflitti interni piuttosto che a trovare soluzioni concrete. Questo comportamento sta erodendo la fiducia dei cittadini. Se ci si chiede perché sempre più persone scelgano di non partecipare al voto, la risposta è chiara: la politica, così com’è, non riesce a rispondere alle esigenze e alle aspettative delle nostre comunità. Noi restiamo convinti che per risollevare le sorti del territorio sia necessario superare le divisioni e i campanilismi. La politica deve essere un alleato, non un ostacolo. Gli attuali rappresentanti devono smettere di inseguire interessi personali e iniziare a lavorare per il bene comune, trovando soluzioni condivise e sostenibili per il futuro di tutti. La nostra terra merita maggiore attenzione e un impegno serio da parte della politica. Essa deve coinvolgere i cittadini e le cittadine, incentivare la partecipazione e dimostrare responsabilità per affrontare le sfide con coraggio, visione e unità. La condotta attuale, invece, genera un vuoto di rappresentanza politica in una delle fasi più delicate della storia recente della Valle Peligna. Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni e le imprese locali a unirsi per chiedere alla politica di assumersi un impegno concreto. Dobbiamo promuovere un dialogo costruttivo e porre le basi per un futuro migliore per Sulmona e l’intera Valle Peligna.