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SULMONA – “Il paziente potrà riaccedere alle cure riabilitive”. Lo fanno sapere dall’Adi (Assistenza Domiciliare Integrata) all’indomani dell’incredibile vicenda che ha visto protagonista un anziano di Sulmona. Il figlio, 55 enne, alcuni giorni fa si è recato negli uffici dell’Adi per chiedere le cure domiciliari ma la cartella clinica risultava chiusa, come avviene normalmente, dal momento che l’ultima richiesta di una prestazione sanitaria nel caso del paziente risale al novembre 2016. L’equivoco è sorto nel momento della catalogazione. La cartella infatti è stata chiusa per decesso del paziente che in realtà è ancora in vita. “Già lunedì, alla riapertura degli uffici, provvederemo a riprendere in mano la cartella clinica e alle opportune modifiche in modo tale che il paziente potrà accedere di nuovo alle cure domiciliari”- spiegano dall’Adi che corre ai ripari dopo il malinteso che aveva portato il 55 enne di Sulmona a bussare alla porta del Tribunale per i Diritti del Malato. “La Asl non ha nessuna responsabilità in merito”- concludono dall’Adi. La vicenda, fortunatamente, si chiude con un lieto fine.

Andrea D’Aurelio

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