
Si allarga l’inchiesta sulla violenza sessuale ai danni delle ragazzine tra 13 e 14 anni. A carico del 32enne, già noto alle forze dell’ordine e imputato per aver palpeggiato tre minori in piazza XX Settembre nella notte di capodanno, è stata presentata un’altra denuncia alla caserma dei carabinieri di Sulmona. A chiamare in causa i militari è stata la madre di una ragazzina di 14 anni la quale, stando alla denuncia, sarebbe stata molestata dal giovane che le avrebbe proposto un incontro su WhatsApp, fino a tempestarla di telefonata. Un episodio che è in qualche modo collegato con quanto avvenuto nei giorni scorsi, in pieno centro, in largo Annunziata. Il padre del giovane, un 70enne anche lui noto alle forze dell’ordine, si era chiuso nel bagno di un locale con due 14enni, minacciandole e spaventandole. “Basta a raccontare queste cose su mio figlio, altrimenti vi faccio vedere io. Lasciate in pace anche mia nipote” avrebbe detto l’anziano. Sul posto erano intervenute le forze dell’ordine e i sanitari del 118. Le minore e le rispettive madri si sono poi recate nel pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona per la refertazione dello stato d’ansia. Sulla vicenda è stata aperta una nuova inchiesta da parte della Procura della Repubblica. Gli inquirenti stanno allargando il raggio dell’indagine anche ai dispositivi del 32enne dal momento che, stando alle segnalazioni, circolerebbero sulle messaggistiche di whatsapp perfino foto a sfondo sessuale. Il 32enne era stato mandato a giudizio per aver molestato tre ragazzine la notte di capodanno, amiche della figlia. Con la scusa di ospitarle in casa, secondo l’accusa, si sarebbe approfittato delle ragazze, palpelggiandoloe in diverse parti del corpo fino a quando le minore avevano raccontato tutto in casa









