SULMONA – “Come attività risolutiva e riparativa, in via temporanea, gli agenti beneficiari della caserma potranno essere ospitati presso la Scuola di Formazione (con estensione di quattordici posti letto), gli ex locali del nucleo traduzioni e piantonamenti (dell’Istituto) e presso gli alloggi del Direttore e Comandante, soddisfacendo così tutto il personale interessato”. Contro la chiusura della caserma agenti al carcere di Sulmona, disposta per il basso indice di vulnerabilità sismica riscontrato, arriva il piano b nel corso dell’incontro tra le organizzazioni sindacali e il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria. La Fp Cgil unitamente alle altre sigle sindacali hanno chiesto accurato approfondimento in merito all’agibilità dell’attiguo locale mensa. “Il Provveditore, nel prendere atto della nostra richiesta, ha disposto un ulteriore sopralluogo tecnico”- si legge nella nota della Cgil- “in tal senso, se dovesse presentarsi un’eventuale inagibilità (locale mensa) il sindacato ha chiesto un immediato intervento migliorativo con lo spostamento presso un modulo abitativo da dover adibire nell’attesa della messa in sicurezza. Sono stati anche chiesti nuovi piani di evacuazione, visto il mutamento strutturale in essere e i tempi di ristrutturazione della caserma, nonché le valutazioni tecniche (per la vulnerabilità sismica) a tutta la struttura penitenziaria. I tempi di realizzazione dei lavori, così come assicurato dal Provveditore, potrebbero essere definiti entro l’anno, mentre per le restanti valutazioni si attendono le assegnazioni finanziarie.
Andrea D’Aurelio
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