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SULMONA. “Fermare la radicalizzazione di camorristi e mafiosi in città”. È il grido d’allarme che la consigliera comunale, Teresa Nannarone, ha reiterato questa mattina in consiglio comunale tramite un ordine del giorno ad hoc sull’ammissione in semilibertà di Leonardo Ciaccio, il braccio destro del boss Matteo Messina Denaro, che dallo scorso maggio sta prestando servizio come bibliotecario nel polo museale diocesano. “Il primo business della criminalità organizzata è lo spaccio di droga. Questo è un tessuto fragile. Ciaccio qua non ce lo voglio. Non è che non voglio la persona ma il rischio che la presenza può comportare nella comunità”- ribadisce la Nannarone- “tanti come lui ce ne sono ed entrano ovunque, perfino nelle attività commerciali e nelle case”. Nel 2015, ad esempio, il settore anticrimine del commissariato, guidato all’epoca dall’ex sostituito commissario, Daniele L’Erario, aveva arrestato Francesco Mallardo. Il sindaco, Gianfranco Di Piero, ha chiamato il carcere di massima sicurezza di Sulmona, in particolare il direttore, Stefano Liberatore. “C’è un pronunciamento del Tribunale di sorveglianza. La notizia genera preoccupazione nella comunità tanto che ho chiesto alle forze di polizia di adottare tutte le misure di presidio e sicurezza”- ha detto il primo cittadino, ritenendo che il protocollo antimafia, che il Comune aveva adottato, non è stato violato. “Non è vero che ho fatto entrare un mafioso per la porta principale viste le iniziative che stiamo portando avanti”- ha aggiunto Di Piero. In consiglio oggi, in seconda convocazione, anche il tema politico. Ci è voluto il richiamo evangelico per la presa di posizione diretta, in aula consiliare, sulla cena pescarese tra il sindaco, Gianfranco Di Piero, i consiglieri comunali meloniani e il Pd. L’argomento, dopo la diserzione di ieri, è tornano questa mattina in Consiglio Comunale. “Si si e no no, il resto è del maligno” ha detto la Nannarone affidandosi al papà e alle sacre scritture per strappare la risposta a Di Piero: Zavarella non entrerà in maggioranza, ha detto il sindaco né Masci sarà presidente del consiglio comunale, “come avevo già detto all’inizio della consiliatura”, conclude Di Piero.

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