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SULMONA – Il campanile dell’Annunziata ricorda l’eccidio di quel maledetto 30 maggio. Alle ore 12.10 sono stati eseguiti 52 rintocchi, uno per ogni vittima del bombardamento in piazza Garibaldi che avvenne quel terribile giorno di 74 anni fa. Era il 1944. L’attacco provocò la morte di 52 persone ma anche molti feriti. Una pagina nera e drammatica per la storia della città di Sulmona che il suono delle campane, dopo l’operazione di restyling portato a termine dall’ex Casa Santa dell’Annunziata, e il sindaco Annamaria Casini hanno voluto ricordare. “Il mio pensiero oggi va a quella terribile giornata di sangue che 74 anni fa segnò una delle più drammatiche pagine della storia di Sulmona. Il 30 maggio 1944, alle 12.10 la nostra città fu bombardata dai caccia alleati, che colpirono il cuore storico, Piazza Garibaldi e Piazza Carmine, causando la morte di 52 persone e il ferimento di tantissimi cittadini”- ha ricordato il sindaco sulla sua pagina facebook- rimarcando che “è importante tenere viva la memoria del passato per poter guardare al futuro”. Guai a dimenticare. In molti, anche giovani, si sono fermati oggi davanti la lapide commemorativa di largo Faraglia, opera dell’artista sulmonese Nunzio Di Placido, che fu inaugurata nel 2014.

Andrea D’Aurelio

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