SULMONA. Saranno analizzati da un esperto i dispositivi informatici di madre, padre e figlio, coinvolti nell’inchiesta sulla circonvenzione d’incapace a Bagnaturo. Lo ha deciso il sostituto procuratore della repubblica, Edoardo Mariotti, che ha incaricato il perito informatico aquilano, Cristian Franciosi, per esaminare nel dettaglio tabulati telefonici, conversazioni, audio e video dei telefoni cellulari e dei device che appartengono alla famiglia, finita nel mirino della guardia di finanza di Sulmona. I risultati della super perizia disposta dalla procura arriveranno tra due mesi. Un esame che il pm ha ritenuto necessario per verificare se Q.C. di 57 anni assieme alla moglie 49enne e al figlio 19enne, hanno raggirato anche altre persone oltre al 70enne di Sulmona che, in un anno, ha versato ai tre, circa 130 mila euro in contanti. Approfittando della condizioni dell’uomo, con problemi psichici, la famiglia di truffatori, secondo l’accusa, ha avvicinato il 70enne, che viaggiava con la patente di guida scaduta, facendogli credere che, versando continue somme di denaro, poteva conseguirne una nuova. Un raggiro che, stando sempre agli atti d’indagine, ha coinvolto anche il cognato 80enne dell’uomo, il quale lo aiutava con prestiti e versamenti in banca. A smascherare la famiglia di Bagnaturo sono state le fiamme gialle, notando movimenti sospetti sul conto del 70enne. Ora la procura sta analizzando i dispositivi dei tre, per ricostruire una mappa più precisa delle vittime che hanno permesso alla famiglia, formalmente disoccupata, di accumulare una fortuna da centinaia di migliaia di euro. (a.d.a.)