
SULMONA- “Come mai i firmatari sono due consiglieri su otto? Il sindaco e l’assessore competente, ovvero Sergio Berardi, sono d’accordo? La proprietà, che aveva presentato progetti di piano integrato rimasti inevasi, è d’accordo all’esproprio? E qualora il Ministero dell’Interno, che ha già avviato una procedura cui hanno aderito tre soggetti tra cui la Casa Santa dell’Annunziata, dovesse scegliere un altro terreno, visto che la procedura è ancora aperta, riserverebbero anche al Ministero dell’Interno le stesse insensate risposte sopra riportate?”. Sono queste le domande che i consiglieri di minoranza, fatta eccezione di Fratelli d’Italia, rivolgono ai consiglieri Mimmo Di Benedetto e Claudio Febbo sulla cittadella della sicurezza. Parte dell’opposizione insiste e anticipa i punti di discussione in consiglio comunale, sperando che la convocazione avvenga in tempi brevi. “Quando non si sa cosa dire sotto il profilo politico si usano termini quali: risentimenti personali, posizioni preconcette, menzogne, narrativa falsa e dannosa, pregiudizi, infingimenti, furberie, insinuazioni, ipocrisie, interessi di bottega.
Ora, nel lasciare ai cittadini la valutazione del contenuto del comunicato di risposta che comunque fotografa il livello dei firmatari Mimmo Di Benedetto e Claudio Febo, vorremmo che i due proponenti la cittadella chiarissero alcuni punti (ndr)”- spiegano dalla minoranza “sperando che non si debba attendere mesi, così come da mesi attendiamo oramai un consiglio sul Cogesa promesso dal Sindaco nel 2023.
Nel frattempo Mimmo Di Benedetto e Claudio Febbo potrebbero cominciare a rispondere nel merito a mezzo stampa”