
Il prefetto Giancarlo Di Vincenzo ha convocato la società Cogesa e il Comune di Sulmona per la giornata di domani dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte delle organizzazioni sindacali. La vertenza è esplosa dopo la decisione del consiglio comunale di Sulmona di dare indirizzo agli uffici comunali di predisporre gli atti per la gara europea sulla gestione del servizio di igiene urbana. Una scelta, che secondo dipendenti e sindacati, comporterebbe un rischio almeno per una ventina di posizioni, nonostante la clausola di salvaguardia. Il posto di lavoro risulterebbe infatti in bilico per chi ha prescrizioni mediche o potrebbe essere costretto a cambiare sede con la privatizzazione. Per questo le organizzazioni sindacali hanno chiesto un consiglio comunale straordinario aperto alla partecipazione dei sindacati. A Palazzo San Francesco i dipendenti di Cogesa andranno in massa. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto la revoca della delibera con cui il consiglio comunale ha dato indirizzo per istruire la gara. La rabbia di dipendenti e sindacati è palpabile nell’ex incubatore di Sviluppo Italia. “Ci devono dire perché Sulmona ha deciso di andare a gara e non rinnovare l’affidamento in house a Cogesa. Non lo vogliamo leggere, vogliamo vedere le carte. È una decisione che va ripensata perché si mettono a repentaglio i posti di lavoro”- tuonano le organizzazioni sindacali , secondo le quali è necessario creare un società sana che sappia camminare con le proprie gambe in termini di economicità, efficienza ed efficacia. Con lo stato di agitazione, la palla è quindi passata al prefetto che ha convocato le parti per il tavolo di raffreddamento mentre non è escluso uno sciopero









