
L’AQUILA. Il Tribunale per il Riesame dell’Aquila lascia agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico S.P., 35enne di Sulmona già noto alle forze dell’ordine, finito in manette lo scorso 9 dicembre per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di arma atta ad offendere. I giudici del Riesame hanno respinto il doppio ricorso presentato dagli avvocati, Alessandro Margiotta e Maria Grazia Lepore, i quali avevano impugnato l’ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari e il sequestro preventivo della somma di 11 mila euro in contanti. I carabinieri della stazione e del nucleo operativo avevano trovato in un marsupio 20 grammi di cocaina suddivisi in 40 bustine, 11 mila euro in contanti, un bilancino e una pistola scacciacani senza tappo rosso. In casa dell’uomo i militari avevano scoperto altre 500 bustine, destinate verosimilmente al mercato dello spaccio per il confezionamento della sostanza. Indizi gravi secondo il gip del Tribunale di Sulmona, Alessandra Di Marco, che aveva applicato la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per il 35enne. Entrambi i ricorsi sono stati respinti ma sulla vicenda si esprimerà la Corte di Cassazione