
Due anni e otto mesi di reclusione. È la pena pareggiata da E.L S, 46enne di Pettorano sul Gizio, accusato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefaenti. Il corriere della droga era stato bloccato lo scorso 11 febbraio sulla statale 17, in direzione Pettorano sul Gizio, dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro. I militari, agli ordini del capitano, Giuseppe Testa, lo avevano sottoposto alla perquisizione personale e veicolare nel corso della quale erano stati trovati cento grammi di cocaina, pronti per lo spaccio sul mercato locale più una somma in contanti di 400 euro. Il 46enne, portato in caserma per gli accertamenti di rito, aveva riferito che il quantitativo di droga era una scorta per uso personale. Tesi che non aveva convinto i carabinieri che lo avevano arrestato. Da qui la pena patteggiata. Intanto, sempre sul fronte della lotta allo spaccio e alla pericolosità sociale, il Questore Fabrizio Mancini ha emesso l’aggravamento dell’avviso orale per un 67enne, che era stato arrestato lo scorso 27 settembre per essere stato trovato in possesso di sei grammi di eroina e aver strattonato un militare in borghese. Già raggiunto da avviso orale nei mesi scorsi, sono emersi nel frattempo fatti nuovi, alla luce dell’obbligo di dimora con prescrizione di rientro applicato dal gip. Con l’aggravamento dell’avviso orale, il 66enne viene ulteriormente ammonito e avvertito che la sorveglianza speciale (misura di prevenzione con un decalogo di prescrizioni) non è poi così lontana. Infine i carabinieri della compagnia di Sulmona, nel corso di un controllo antidroga, hanno segnalato al Prefetto un 50enne e un 30enne, entrambi del posto, trovati in possesso di una modica quantità di cocaina. Solo l’inizio di nuovi scenari









