
SULMONA. Bloccare il servizio di raccolta differenziata sull’intero territorio comunale di Sulmona per tre o quattro giorni. E’ questa una delle iniziative di protesta che potrebbero adottare i lavoratori di Cogesa, la partecipata peligna che eroga il servizio rifiuti, dopo la decisione del Comune di Sulmona di ricorrere alla gara per la gestione dell’appalto. Le organizzazioni sindacali si stanno muovendo in questa direzione e nei prossimi giorni terranno un’assemblea all’interno dell’azienda per rinnovare lo stato di agitazione e decidere su eventuali azioni di protesta. Al momento, la strada che i sindacati vorrebbero percorrere, è proprio quella di uno sciopero generale per far percepire anche all’utenza i possibili rischi dell’ingresso dei privati nella compagine societaria. Nelle scorse settimane la questione era finita sul tavolo del Prefetto, Giancarlo Di Vincenzo ma i dipendenti intendono alzare il tiro. Sono 44 gli addetti che finora la società ha impiegato per la differenziata nel Comune di Sulmona di cui la metà con varie prescrizioni mediche. C’è chi, per problemi di salute, non può occuparsi del vetro e chi invece è limitato in altre mansioni. Il rischio di una privatizzazione dell’appalto potrebbe compromettere, secondo i sindacati, il destino dei lavoratori. In totale sono oltre duecento i dipendenti di Cogesa. L’Ugl in una nota aveva già messo in guardia la partecipata sul fatto che l’ingresso di aziende private nelle compagini societarie pubbliche nella gestione dei rifiuti “potrebbe rappresentare un significativo passo indietro nel core business, introducendo privati che potrebbero compromettere la qualità dei servizi e della gestione”. Il Comune di Sulmona, che ha deciso di ricorrere ad una gara, ha comunque inserito la clausola di salvaguardia. Dopo l’ordine del giorno approvato in consiglio comunale con il “blitz” della maggioranza, la giunta ha approvato la delibera con cui viene dato indirizzo agli uffici comunali di procedere all’istruzione della gara d’appalto e, in attesa dell’espletamento delle varie procedure, di addivenire ad una proroga tecnica con il Cogesa per non interrompere il servizio. Sul punto è intervenuto anche il sindaco, Luca Tirabassi, ormai prossimo al rientro a pieno regime a Palazzo San Francesco, dopo un mese di “riposo” forzato imposto dai medici. «Ho cercato una soluzione che consentisse di mantenere l’affidamento diretto, ma non esiste – ha dichiarato Tirabassi–. la legge impone la gara pubblica europea. Ora la priorità è tutelare i livelli occupazionali e affrontare il nodo della discarica». Il sindaco ha ricordato come anche il leader della minoranza, Angelo Figorilli, abbia riconosciuto la correttezza della procedura durante l’ultima seduta del consiglio comunale. Ma sul Cogesa resta la tensione sul fronte occupazionale e politico dal momento che alcuni sindaci, nei giorni scorsi, hanno aperto la nuova frattura dopo le ultime nomine del controllo analogo.









