

SULMONA. La gestione del Cogesa, la società che si occupa del servizio rifiuti nel Centro Abruzzo e nell’aquilano, continua a infiammare la campagna elettorale per le elezioni dei prossimi 25 e 26 maggio. Sono otto i Comuni-soci che non hanno ancora approvato il nuovo regolamento. Nei fatti la partecipata, ma soprattutto il controllo analogo, è immobilizzata. Quale sarà la linea della nuova amministrazione e come invertire la rotta? Sul punto si accende il dibattito tra i quattro candidati a sindaco.
CENTRODESTRA
Per Luca Tirabassi, candidato sindaco del centrodestra, “fra tutti i profili da vagliare, quello del controllo analogo e della sua efficienza è forse il più rilevante, ai fini dell’ eventuale rinnovo dell’ affidamento in house”. Per Tirabassi, “è auspicabile, intanto, che tutti i Comuni soci provvedano ad approvare, quanto prima, il nuovo regolamento”. “Quanto al Comune di Sulmona, la nuova amministrazione dovrà vagliare le due possibili soluzioni per la raccolta e gestione dei rifiuti, rinnovo dell’ affidamento in house e gara, avendo quali obiettivi prioritari la qualità del servizio per gli utenti a costi sostenibili e la tutela dei livelli occupazionali di un’ azienda molto importante del territorio”- aggiunge Tirabassi.
CENTROSINISTRA
Passa all’attacco Angelo Figorilli, candidato sindaco del centrosinistra. “I comuni inadempienti “- sostiene Figorilli- “sono sempre stati assenti tranne una volta per bocciare la proposta di Gerardini un esperto indipendente chiamato a riorganizzare il Cogesa- da mesi non deliberano sulla riforma del cosiddetto controllo analogo -quella gestione paralizzante dove ogni comune ha un solo voto a prescindere dalla popolazione, per capirci- perché confidano che la situazione si aggiusti magicamente da sola mentre i loro rifiuti finiscono nella discarica di Sulmona, i costi amministrativi vanno fuori controllo, la qualità del servizio di raccolta precipita e l’amministratore del consorzio mette le mani avanti e chiede un ennesimo parere legale sulla situazione invece che prendere atto del disastro. Siamo davvero all’incredibile e chi ha combinato tutto questo chiede ai cittadini di Sulmona di fidarsi ancora di loro”.
POLO CIVICO RIFORMISTA
A tracciare il quadro è Catia Puglielli, candidata sindaco del polo civico riformista, la quale ricorda che “si paventa un rischio di chiusura nel 2028. Il bilancio consuntivo evidenzia un disavanzo di oltre un milione di euro. A pesare sul bilancio i mancati pagamenti da parte dei diversi comuni e l’incarico a due avvocati esterni con una parcella di €280.000.00”. “Analizzata la situazione finanziaria e le cause del disavanzo realizzare”, per la Puglielli “è necessario realizzare il piano di risanamento con attività di recupero crediti e valutare i costi del servizio per comprendere se il rapporto con la società sia vantaggioso. Ripristinare tutte le funzioni di vigilanza del controllo analogo anche sulle modalità di assunzione dei dipendenti garantendo al contempo condizioni ottimali di lavoro”.
METAMORFOSI
Per Nicola Di Ianni, candidato sindaco di Metamorfosi. “un sindaco è tenuto ad esercitare quello che è l’effettivo controllo analogo, presidiando la gestione effettiva delle somme dovute dai Comuni soci. Naturalmente osservando le scadenze per assicurare la partecipata nell’esercizio dei suoi poteri, sicuramente la conservazione di quello che è il suo equilibrio economico finanziario. Il sindaco dovrà attenersi intanto all’omologa del Presidente del Tribunale di Sulmona”. Di Ianni, in caso di successo elettorale, è pronto ad affrontare la questione con il suo gruppo “sin dai primi giorni in cui metteremo piede a Palazzo San Francesco, avvalendoci di competenze tecniche specifiche”.