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SULMONA – Si è recato al Cup dell’ospedale di Sulmona lo scorso 24 gennaio per prenotare una colonscopia ma la prima data utile è il 30 aprile 2021.  Incredibile ma vero. Continuano a balzare alle cronache le lunghe liste d’attesa per il nosocomio peligno. L’ultima disavventura risale ai giorni scorsi ed è capitata a un sulmonese che ha richiesto una colonscopia con endoscopio flessibile ma dal Cup lo hanno invitato a ripassare fra quattordici mesi. Una volta prenotata la prestazione sanitaria il sulmonese ha protestato per i lunghi tempi di attesa che continuano a provocare disagi soprattutto per la fasce più deboli della popolazione. Non è il caso dell’utente in questione ma si sa che, alla fine, a rimetterci sono sempre anziani, disabili  e meno abbienti, vale a dire tutti coloro che non hanno la possibilità di ricorrere alla sanità privata o di spostarsi da un ospedale a un altro.  Solo alcuni giorni fa è riesploso il caso dell’ecocolordoppler che era stato richiesto per un’anziana colta da malore. La malcapitata ha trovato le agende piene in tutti gli ospedali della Asl 1, almeno per un esame da eseguire a stretto giro.  Nell’ultimo periodo, fra l’altro, si sono riscontrate problematiche anche per altre prestazioni sanitarie come le visite endocrinologiche ( a Sulmona erano prenotabili solo le visite di controllo) e per le visite reumatologiche con il blocco delle prenotazioni fino a settembre 2020. Una situazione che va risolta immediatamente. Un ospedale super sicuro è sicuramente un elemento attrattivo per l’intera regione ma l’accesso alle cure è la prima cartina al tornasole per gli utenti. Fra carenze di personale e lunghe liste d’attesa sono le persone più deboli, come al solito, a pagarne le spese e a fare con i conti con un sistema sanitario che si scontra con le solite criticità. Con una delibera di maggio 2019, la giunta regionale ha assegnato alle Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila un budget aggiuntivo di 2 milioni di euro per il 2019, da destinare all’abbattimento delle liste d’attesa per quelle prestazioni diagnostiche e sanitarie in cui si registrano maggiori criticità. L’azienda aveva attivato la possibilità di prenotare (attraverso il Cup) ogni settimana circa 480 ecocolordoppler in più e 80 test da sforzo Ecg. Per le visite pneumologiche sono state aggiunte 12 ore di prestazioni aggiuntive, per gli Ecg holter sono stati assunti 4 cardiologi. Ma resta il fatto che i disagi continuano e c’è ancora molto da fare.

Andrea D’Aurelio

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