Con l’accusa di lesioni stradali gravi è stato denunciato il 30enne foggiano per il grave incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio al km 115 della strada statale 17, tra i Comuni di Pettorano sul Gizio e Rocca Pia. Stando alla prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, intervenuti sul posto per i rilievi di rito, è emerso che il veicolo viaggiava in direzione Sulmona da Roccaraso quando, probabilmente a causa di un colpo di sonno del conducente, è uscito fuori strada urtando prima il muro e poi ribaltandosi più volte. Nella jeep viaggiava una coppia foggiana che aveva trascorso il ponte dell’Epifania sulla neve. Ad avere la peggio è stata la giovane passeggera di 23 anni che, dopo essere uscita autonomamente dall’abitacolo, ha perso la sensibilità delle gambe. A quel punto il suo compagno 30enne ha allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Sulmona per la messa in sicurezza, le ambulanze del 118 e della Croce Rossa e i carabinieri. La giovane non ha perso conoscenza ma, dopo le prime cure prestate sul posto, si è reso necessario il trasferimento d’urgenza in elicottero all’ospedale San Salvatore dell’Aquila dove è ricoverata in prognosi riservata. Nelle prossime ore sarà sottoposta ad un intervento chirurgico. Per i medici, che le hanno diagnosticato una frattura spinale più vari traumi, saranno decisive le prossime ore. Sulla dinamica dell’incidente indagano i militari della compagnia di Castel di Sangro, comandati dal capitano, Giuseppe Testa. Dai primi accertamenti il conducente, che è risultato negativi agli esami ematici e tossicologici, avrebbe fatto tutto da solo, uscendo fuori strada per un colpo di sonno. “Quando me ne sono accorto era troppo tardi”- ha riferito il 30enne agli inquirenti che hanno sentito anche alcuni testimoni. Aggiornamento stabili ma sempre gravi le condizioni della 23enne che è stata sottoposta ad un intervento chirurgico a causa dello schiacciamento delle vertebre. La giovane è stata sedata ed è in coma farmacologico. Il quadro clinico resta particolarmente critico
