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SULMONA –  La prima commissione Finanza e Bilancio si è riunita nell’anno 2016 in tre sedute, negli anni 2017 e 2018 in otto sedute mentre nell’anno 2019 in undici sedute; la commissione Welfare si è riunita nel 2016 due volte, nel 2017 tre volte, nel 2018 zero volte e nel 2019 due volte; la commissione Territorio e Servizio si è riunita nel 2016 in tre sedute, nel 2017 in nove sedute, nel 2018 in tre sedute e nel 2019 in cinque sedute; la commissione Turismo e Culturale si è riunita nel 2016 due volte, nel 2017 due volte, nel 2018 e 2019 zero volte; la commissione Sviluppo Economico si è invece riunita nell’anno 2016 tre volte, nell’anno 2017 una volta, nell’anno 2018 due volte e nell’anno 2019 zero volte. L’amaro e avvilente consuntivo sulle attività delle commissioni a Palazzo San Francesco arriva dalla consigliera comunale, Elisabetta Bianchi, che presenta il conto all’amministrazione Casini sempre più in bilico. “Se le istituzioni sono il mezzo con cui la democrazia si esplica, è un bilancio avvilente ed impietoso quello dell’attività del Consiglio Comunale e delle commissioni consiliari. La scarsa frequenza delle sedute è dovuta al fatto che è inesistente la sana e proficua discussione all’interno del Consiglio e dei gruppi politici circa il contributo da adottare nei relativi ambiti di azione che vede egemonica la chiusura della maggioranza a qualsivoglia contributo dei gruppi di minoranza, financo sugli emendamenti al bilancio”- interviene la Bianchi che ricorda pure che la commissione sanità, quella speciale, attende ancora di conoscere il contenuto della riunione del comitato ristretto sindaci.”In questa grave inerzia degli organi istituzionali si staglia la figura di un Sindaco autoreferenziale e solitario dagli oscuri contenuti programmatori e d’indirizzo nelle articolazioni sovracomunali in cui viene chiamato a sedere con la compiacenza del Consiglio Comunale ostaggio della sua pigrizia”- conclude la consigliera.

Andrea D’Aurelio

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