
Il giudice del lavoro del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha condannato la ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila al pagamento in favore di un dipendente, che aveva proposto ricorso per il tramite del legale della FP CGIL, delle somme dovute per l’orario aggiuntivo relativo ai tempi di vestizione e svestizione.
La FP CGIL della Provincia dell’Aquila, infatti, dopo continue sollecitazioni rivolte all’Azienda Sanitaria, rimaste nel tempo inascoltate, ha depositato tramite l’Avvocato Mauro Calore, un ricorso affinché fosse riconosciuto al lavoratore il diritto alla corresponsione dei compensi dovuti per una attività che rientra a tutti gli effetti nell’orario di lavoro. Il giudice ha dato ragione alla FP CGIL della Provincia dell’Aquila condannando la ASL al pagamento di quanto dovuto, oltre le spese legali, e che costituisce un importante precedente, affermando il diritto del lavoratore a vedersi riconosciuto a titolo di lavoro straordinario, anche agli effetti economici, il tempo necessario per la vestizione e svestizione.
“Sono anni che la FP CGIL denuncia situazioni di mancato rispetto delle vigenti norme legislative e contrattuali e l’odierna sentenza rappresenta un ulteriore passo verso il ripristino della legalità restituendo alle lavoratrici ed ai lavoratori i propri diritti.
Non possiamo che dichiararci soddisfatti dell’esito del giudizio, ma contestualmente riteniamo necessario ribadire che un serio confronto con le Organizzazioni Sindacali da parte della ASL – fino ad oggi disatteso – sia il presupposto prioritario per il “bene comune” poiché un lavoratore a cui vengono garantiti i propri diritti equivale ad un lavoratore che viene messo nelle condizioni di poter svolgere al meglio il proprio lavoro e, per quanto concerne il personale della ASL 1, garantire il diritto alla salute di tutte le cittadine e di tutti i cittadini”- sottolineano dal sindacato