
SULMONA. Ha fatto sette ore di viaggio e una volta arrivato alla porta d’ingresso del Tribunale di Sulmona ha trovato gli addetti alla sicurezza che hanno applicato la disposizione impartita dalla procura. Con pantaloncini e infradito non si entra nelle aule giudiziarie. L’uomo doveva però testimoniare in un processo penale e solo al pensiero di aver fatto un viaggio a vuoto lo ha portato a chiedere una “deroga” al dress code. A concederla è stato il giudice, Irene Giamminonni che ha ammesso il testimone in aula anche se in violazione della disposizione che regola il “contegno”. L’atto era entrato in vigore in realtà già dalla scorsa estate e impone il divieto assoluto di pantaloni corti il cui margine inferiore non raggiunga la caviglia. Niente infradito o ciabatte. Stop anche alle canottiere e altri indumenti che non rispettino i criteri di “professionalità e decoro richiesti per un ambiente giudiziario”, come recita il regolamento.