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SULMONA – Se ci sarà o meno la manifestazione del 14 settembre è ancora da vedere o almeno da confermare. Molto dipenderà dall’ennesima interlocuzione. Sindaci, presidenti di province e degli ordini degli avvocati a confronto con senatori e deputati abruzzesi per rilanciare la richiesta di proroga della chiusura dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto “spinta fuori campo” dalla presidente del Senato, Maria Alberta Casellati, dopo aver superato il vaglio delle commissioni Giustizia, Bilancio e Affari costituzionali con tanto di copertura finanziaria.  Per provare a rimettere in carreggiata la proroga di due anni, evitando il “de profundis” dei 4 palazzi di giustizia fissato al 14 settembre 2022, domani  alle 19, i componenti del gruppo di lavoro -coordinato da Gianni Di Pangrazio- composto da Domenico Di Berardino (vice sindaco di Avezzano), Mario Pupillo (sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti), Anna Maria Casini (Sulmona) e Francesco Menna, (Vasto); il presidente della provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, e i presidenti degli ordini degli avvocati, Vittorio Melone, Silvana Anna Vassalli, Franco Colucci e Luca Tirabassi hanno fissato un nuovo vertice, sempre a distanza, con senatori e deputati abruzzesi. L’obiettivo degli amministratori locali e dei presidenti degli ordini per salvare i 4 tribunali del sud Abruzzo, ribadito in tutte le salse, è quello spingere i parlamentari a fare gioco di squadra per indurre la Casellati a porre rimedio a quell’incidente di percorso assegnando subito il disegno di legge che riprende integralmente il testo dell’emendamento al decreto legge 80/21 alla commissione giustizia in sede deliberante. (Red)

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