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SULMONA. Era stato licenziato in tronco, senza preavviso e con giusta causa, per aver guidato l’auto aziendale in stato di ebrezza. Ma il Tribunale di Sulmona lo “riassume”. Protagonista della vicenda è un operaio della Saca, residente in Alto Sangro. L’uomo, nel marzo 2023, era finito fuori strada con l’auto dell’azienda e quando i carabinieri erano intervenuti per soccorrerlo, avevano notato un comportamento nervoso. Sottoposto all’alcoltest, era stato accertato un tasso alcolemico superiore a 3, oltre sei volte quello tollerato dalla legge. Oltre alla denuncia in procura e alla revoca della patente, le carte erano finite sul tavolo della Saca che aveva aperto un procedimento disciplinare che si era concluso con il licenziamento. Per la società i danneggiamenti in servizio, se dovuti ad alterazione psicofisica, sono puniti con il licenziamento senza preavviso. Il provvedimento era stato poi impugnato dall’operaio, tramite il suo legale, Massimo Michelangelo. E’ stato quindi raggiunto in Tribunale un accordo transattivo: l’operaio ha rinunciato alla causa che aveva intentato contro la Saca per il riconoscimento delle mansioni superiori e la società ha annullato la sanzione disciplinare.

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