
Resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo d’arma, lesioni personali aggravate e danneggiamento. Con queste accuse un 31enne afgano, domiciliato a Pratola Peligna, R.O., è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della stazione di Pratola Peligna. Stando alla prima ricostruzione dell’episodio, è emerso che il 31enne circolava alle due di notte con una mannaia tra le mani, scalzo e in alterazione psicofisica. Ad allertare le forze dell’ordine è stata una donna residente nella zona, in via Corsi. Sul posto sono quindi interventi i militari che hanno immobilizzato il giovane non senza fatica, disarmandolo. Il 31enne in un primo momento aveva cercato di divincolarsi. Dai successivi accertamenti è emerso che lo stesso aveva ferito nel sonno il suo coinquilino e connazionale di 27 anni, con cui aveva avuto una discussione poco prima, per poi scendere in strada e distruggere, con la mannaia, la vettura del titolare dell’attività dove lavora, un ristorante giapponese. Alla base potrebbero essersi questioni economiche. Il coinquilino, ferito con l’arma, è stato trasportato nel pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona dove è stato medico e dimesso con una prognosi che non supera la settimana. Anche per il 31enne si è reso necessario il ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona dove è stato piantonato per tutta la mattina fino a quando è stato portato in caserma e rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Sulmona, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, Edoardo Mariotti. In cella il 31enne attenderà l’udienza di convalida dell’arresto. Vanno avanti le indagini per chiarire i particolari dell’episodio e i fattori scatenanti









