
Gli insegnanti del Corso di Musiche Tradizionali del Conservatorio “Alfredo Casella” de L’Aquila denunciano una grave ingiustizia perpetrata dal direttore dell’Istituto. Nonostante il riconoscimento ottenuto con l’attivazione del biennio a partire dal 2024, i loro contratti non sono stati rinnovati. Questo ha portato alla sospensione delle attività didattiche, una decisione presa in aperta violazione delle normative vigenti e del bando nazionale che regolava le loro assunzioni. La graduatoria definitiva, valida due anni, non è stata rispettata. Nonostante i risultati eccellenti ottenuti, gli insegnanti sono stati esclusi senza preavviso o giustificazione. Questo non solo lede i diritti dei lavoratori, ma danneggia anche il prestigio del Conservatorio e compromette l’offerta formativa. Gli studenti, che hanno regolarmente versato le tasse di iscrizione per l’anno accademico 2024-2025, si trovano a gennaio senza aver iniziato le lezioni di numerose materie. Gli studenti lamentano l’assenza dei docenti di riferimento e denunciano il mancato avvio dei corsi, una situazione che compromette il loro percorso formativo. L’incertezza generata sta penalizzando chi aveva scelto il Conservatorio per la qualità del Corso di Musiche Tradizionali, rischiando di minare il futuro professionale e il senso di appartenenza alla storica istituzione. La legge italiana tutela la continuità didattica e il rispetto delle graduatorie valide. Tuttavia, il direttore del Conservatorio ha ignorato tali principi, agendo senza fornire spiegazioni ufficiali. Questo atteggiamento contrasta con i diritti dei lavoratori e lede la trasparenza amministrativa. Se la situazione non verrà risolta, gli insegnanti annunciano la possibilità di intraprendere azioni legali, con il rischio di compromettere ulteriormente l’immagine dell’Istituto. Alla gestione poco trasparente si aggiungono i disservizi della Segreteria Studenti, che ha contattato singolarmente gli iscritti per dissuaderli dal richiedere il congelamento degli studi, cercando di indirizzarli verso un percorso con nuovi docenti ancora privi dei necessari requisiti di servizio. Questo atteggiamento ha ulteriormente aggravato il clima di sfiducia. La decisione non è solo un attacco ai diritti dei lavoratori e degli studenti, ma rappresenta un colpo alla storia del Conservatorio “Alfredo Casella”, istituzione culturale di prestigio, nata come distaccamento del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. La scelta di ignorare l’importanza del Corso di Musiche Tradizionali – riconosciute come beni immateriali dall’UNESCO – è un attacco alla tutela del patrimonio culturale. Gli insegnanti chiedono con forza:
- Il reintegro immediato degli insegnanti esclusi e il rinnovo dei loro contratti.
- Una spiegazione pubblica e trasparente delle decisioni prese.
- L’avvio immediato delle lezioni per garantire la continuità didattica.
- Un impegno concreto per valorizzare il Corso di Musiche Tradizionali.
Rivolgiamo un appello alle istituzioni locali e nazionali, al Ministero dell’Istruzione e del Merito e al mondo accademico affinché́ intervengano con urgenza. La cultura non può essere sacrificata a causa di decisioni opache e immotivate. Il Conservatorio “Alfredo Casella” deve preservare il suo ruolo di faro culturale. Invitiamo studenti, genitori, artisti e cittadini a unirsi alla nostra protesta per difendere il diritto alla formazione e alla valorizzazione della Musica Tradizionale. Questo patrimonio culturale è il cuore della nostra identità e va tramandato alle nuove generazioni.