SULMONA – Ritorno ai contagi a tre cifre e ancora scuole nella morsa del virus. Dopo il referto “soft” del lunedì, il Covid torna a presentare il conto all’area peligno-sangrina, fermo restando i segnali di assestamento della curva sul territorio regionale. In Centro Abruzzo il mese di febbraio si apre con 177 casi messi a referto che rialzano il tasso di positività e rimettono anche gli addetti ai lavori con i piedi per terra. L’epicentro del contagio resta a Sulmona. Le odierne positività sono così distribuite: Sulmona 70, Castel Di Sangro 23, Pratola Peligna 21, Introdacqua 12, Raiano 7, Bugnara 7, Pescasseroli 4, Barrea 4, Corfinio 3, Ateleta 3, Alfedena 3, Vittorito 2, Villalago 2, Roccaraso 2, Rivisondoli 2, Pettorano Sul Gizio 2, Pescocostanzo 2, Campo Di Giove 2, Roccacasale 1, Prezza 1, Pacentro 1, Cocullo 1, Castelvecchio Subequo 1, Anversa Degli Abruzzi 1. Nuovi provvedimenti, sei per la precisione, si sono resi necessari per le scuole ancora nella morsa del virus. Si tratta di tre classi di scuola primaria ad Ateleta, Pescasseroli e Pratola Peligna, per le quali è stata attivata la sorveglianza con testing. Quarantena disposta per una sezione della scuola dell’infanzia a Sulmona e Castel Di Sangro. Misure sono scattate anche in una pluriclasse di Ateleta. Il sistema in affanno, nel frattempo, comincia a sortire i suoi effetti. La disavventura è capitata ad una classe della scuola primaria di Pratola Peligna che nel giro di 24 ore, dopo il rientro in presenza a seguito della chiusura del monitoraggio sanitario, è tornata a fare lezione da remoto per la trasmissione di due referti da parte del laboratorio, con esito diverso, su uno stesso studente. Il primo, quello di domenica scorsa, era negativo tant’è che la classe ha chiuso il ciclo di sorveglianza. In nottata è stato tramesso un referto positivo, riferito allo stesso tampone, alla famiglia. Un errore materiale di refertazione che ha spinto la dirigenza della scuola a riattivare la dad mentre lo studente, a titolo precauzionale, ripeterà il tampone. “Non voglio attribuire colpe a nessuno perchè tutti stiamo lavorando sotto pressione”- interviene la preside, Cecilia Colombini- “la normativa è da rivedere se davvero si vuole puntare a rendere endemica la pandemia”. Si tratta infatti di un caso isolato ( rispetto centinaia di tamponi svolti per le scuole e non solo) che non deve stupire di più di tanto visto i ritmi estenuanti di lavoro e le scarse risorse umane a disposizione. Situazione sotto controllo nella clinica San Raffaele dove si registra un’altra positività tra il personale. Nuovo contagio anche in carcere. Sul fronte ospedaliero si registra inoltre una nuova positivitá su un’infermiera e un medico in servizio nell’ospedale di Sulmona e su una paziente del nosocomio mentre l’area grigia comincia a respirare dopo giorni di assalto alla diagnosi. Sono 22 gli attualmente degenti sul territorio di cui 1 in terapia intensiva, al lordo degli ultimi sei ricoveri eseguiti nelle scorse 48 ore ancora da inserire nei registri Asl. Nell’hub vaccinale, nella giornata odierna che ha fatto scattare le sanzioni per gli over 50 senza inoculazioni, si sono presentati 5 utenti per farsi somministrare il vaccino. Per la serie “multa non ti temo”. Complessivamente sono state 260 le dosi somministrate tra ordinarie e pediatriche. Infine il virus continua a mietere vittime. Un 77 enne residente a Pratola, Sergio Lattanzio, è deceduto nel reparto malattie infettive dove era stato ricoverato in seguito alle conseguenze del contagio da Covid-19. Si tratta della 106 esima vittima, dall’inizio della pandemia, per il Centro Abruzzo.
Andrea D’Aurelio
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