banner
banner

SULMONA – Il contagio non rallenta ma si impenna in Valle Peligna, in particolare sul versante sulmonese, alla luce degli ultimi dati. All’elenco dei positivi, oltre i tre casi accertati ieri sera e legati alla casa di riposo “Cercone” e alla caserma dei Carabinieri, si sono aggiunte altre dieci persone, tutte collegate ai focolai già tracciati, ad eccezione di un caso per il quale sono in corso le verifiche, ovvero una donna residente a Sulmona che si è sottoposta al tampone dopo la comparsa dei sintomi. Tra i positivi c’è anche una famiglia legata alla prima dipendente della casa di riposo contagiata tra i quali un agente penitenziario che non è in servizio dal primo agosto per cui nessuna misura è scattata per il carcere sulmonese. Il conto delle positività sale a 149 casi accertati nel Centro di cui quattro riferiti all’area sangrina e 145 a quella peligna. Al momento sono otto i focolai attivi in questa terza fase dell’emergenza pandemica. Nell’ordine i fronti aperti sono riconducibili al compleanno dell’11 enne ( assestato), al ferragosto-Introdacqua, parrucchiera, ferragosto-Pettorano, azienda agroalimentare, distretto sanitario, casa di riposo e Torre de Nolfi. Ci sono poi altre situazioni in corso di definizione. La buona notizia è arrivata per la casa di riposo perchè il contagio è rimasto fortunatamente relegato solo alle tre dipendenti della cucina senza coinvolgere gli anziani della struttura. Mentre ha avuto esito incerto il tampone svolto sul terzo militare in servizio alla caserma dei Carabinieri di via Sallustio dove si contano al momento due contagi. Il test sarà ripetuto nella giornata di martedì mentre anche i colleghi del Nucleo Radiomobile saranno sottoposti al tampone a titolo cautelativo. Lo svolgimento dei tamponi si scontra con la conclamata carenza di organico che fa capo al Dipartimento Igiene e Prevenzione Asl da settimane in affanno. In servizio ci sono solo due unità e tra tamponi per la negativizzazione e test per intercettare gli eventuali contagi il sistema rischia di andare in tilt. Un intervento si rende necessario a stretto giro soprattutto per accelerare la tamponatura negli ambienti sensibili. Situazione in evoluzione anche in ospedale dopo il contagio di una operatrice sanitaria del pronto soccorso. Da domani saranno tamponati anche i colleghi. La mappa del contagio conta ora 79 casi accertati a Sulmona ( la più colpita), Bugnara 25, Pettorano sul Gizio 24, Pratola Peligna 9, Introdacqua 5, Pacentro 1, Scanno 1, Corfinio 1. Per un totale di 145 casi nell’area peligna ai quali vanno aggiunti i quattro dell’Alto Sangro ( 3 Pescasseroli e 1 Scontrone) fino a toccare quota 149 senza contare il caso di Castel Di Sangro in carico ad altra regione. Dei 149 pazienti Covid solo 12 sono ricoverati in ospedale non in terapia intensiva, 3 guariti in attesa del tampone di conferma, 134 in isolamento domiciliare mentre oltre 450 si trovano in sorveglianza attiva. C’è da sperare in un assestamento di qualche focolaio in settimana che, secondo gli addetti ai lavori, sarà decisiva.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento