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Ce ne siamo già occupati alcuni giorni fa quando abbiamo pubblicato una lettera del coordinatore Fp Cgil Daniele Leone: durante la pandemia gli operatori sanitari osannati come ‘eroi’ ma poi dimenticati.

E stavolta sono i medici, quelli convenzionati del 118 della provincia dell’Aquila a scendere in campo per protestare. Il motivo è lo stesso: esclusione dalle premialità per il lavoro svolto durante la pandemia per il quale “la Asl, pur avendo incluso il servizio di Emergenza 118 tra i reparti aventi diritto, ha invece escluso per motivi ‘tecnico-burocratici’ i medici inquadrati come convenzionati che lavorano nel 118 e che rappresentano la quasi totalità dei sanitari che coprono il servizio, riservando il bonus ai soli medici inquadrati come dirigenti medici. In una lettera hanno richiesto un confronto urgente con il manager dell’azienda sanitaria “per un chiarimento in merito a questa decisione mortificante, che lede la nostra dignità professionale. “La  Asl, nell’escludere i medici del 118 convenzionati, esclude il riconoscimento del lavoro svolto da chi, in prima persona rischia ogni giorno la propria salute, per garantire un servizio  essenziale ed inderogabile per la salute pubblica – si legge nella missiva – A meno che non si pensi invece, che il coronavirus faccia distinzione sulla posizione contrattuale del personale sanitario.  La disparità di trattamento avviene, “malgrado la Asl abbia ricevuto circa 3.622.000 di euro da destinare allo scopo di riconoscere il sacrificio di tutti gli operatori del settore sanitario, impegnati durante l’epidemia da Covid-19! Eppure i compensi straordinari verranno erogati anche al personale non direttamente impegnato al contrasto del Covid, come si evince sempre dal documento della riunione del 30 settembre che specifica che la premialità aggiuntiva da dividere per il personale verrà ripartita anche ‘per ogni giornata di effettiva presenza è attribuito un compenso giornaliero lordo […] 5,00 euro ‘per il personale non impegnato continuativamente e non impegnato occasionalmente, in attività ospedaliere, e territoriali di assistenza, emergenza e diagnostica a favore di pazienti covid-19”.

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